Funzioni e Poteri della Consob

In questo articolo esamineremo i poteri della Consob, oltre a spiegare per quale motivo è stato istituito questo istituto.

Il mercato borsistico è sottoposto a penetranti controlli pubblici svolti dalla Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa, istituita con la legge 7 giugno 1974 n. 216), che è un organismo pubblico che esercita poteri di disciplina e di vigilanza sull’organizzazione e sul funzionamento delle borse valori.

La Consob è incaricata di un’attività complessa che dovrebbe garantire uno svolgimento regolare e trasparente delle contrattazioni borsistiche, in modo tale da favorire l’afflusso del risparmio verso le imprese e gli investimenti produttivi.

In particolare la Consob:

  • stabilisce entro il mese di novembre di ciascun anno il calendario di borsa per l’anno successivo, indicando i giorni di chiusura, quelli destinati alle scadenze di borsa (risposta premi, riporti, liquidazione ecc.), l’orario delle contrattazioni ecc.;
  • stabilisce i requisiti per l’ammissione dei titoli alla quotazione di borsa;
  • determina i tipi di contratti ammessi, i sistemi di quotazione e le modalità per la formazione del listino di borsa;
  • controlla il funzionamento delle singole borse valori e accerta, con ampi poteri istruttori, la regolarità e i modi di finanziamento delle operazioni di intermediazione e di negoziazione su titoli quotati in borsa;
  • può decidere, quando lo richieda l’esigenza di tutelare il pubblico risparmio, di sospendere o revocare la quotazione di determinati titoli.

Le condizioni e la procedura per l’ammissione di titoli alla quotazione ufficiale nelle borse valori sono contenute in un apposito regolamento approvato dalla Consob. Per assicurare la più ampia trasparenza del mercato finanziario, la Consob ha imposto agli azionisti delle società per azioni quotate in borsa, o con titoli trattati nel mercato ristretto, l’obbligo di pubblicizzare l’esistenza di eventuali accordi o patti parasociali.

Tutti gli accordi diretti a garantire il controllo o comunque a indirizzare la gestione della società pertanto (come i patti di sindacato, di voto, di consultazione, ecc.) devono essere resi noti, entro cinque giorni dalla loro stipulazione, mediante la comunicazione alla Consob e la pubblicazione di un avviso, contenente gli elementi indicati dal regolamento, su due giornali quotidiani, per consentire un’adeguata informazione agli investitori.

La Consob esercita anche il controllo su tutte le operazioni di sollecitazione del pubblico risparmio attuate mediante l’emissione di titoli, salvo quelli emessi dalle banche, dallo Stato e da enti garantiti dallo Stato.