Assegno Scoperto: Cos’è, Sanzioni e Conseguenze

Che cosa fare in caso di un Assegno Scoperto e quali sono le conseguenze comprese di sanzioni? Innanzitutto, come suggerito dalla terminologia stessa, un assegno scoperto indica un’indisponibilità della copertura economica riferita al conto corrente di prelievo.

Accade sempre più di frequente, in presenza della chiusura della vendita di un’obbligazione o un contratto, di riscontrare un’impossibilità economica da parte del soggetto compratore ritrovandosi in presenza di un Assegno Scoperto emesso a vuoto.

In questo caso l’Assegno Scoperto rappresenta una forma ordinaria emessa però sulla base insufficiente rispetto alle proprie possibilità effettive economiche, motivo per il quale scatteranno di conseguenza specifiche conseguenze e sanzioni.

Attraverso questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire tutte le caratteristiche legate all’emissione di un Assegno Scoperto, sulla base delle emissioni ordinarie bancarie. Al contrario, gli assegni circolari, non potranno invece essere emessi a vuoto sotto la verifica da parte dell’istituto bancario del soggetto traente. Dal punto di vista della sicurezza sarà quindi maggiormente sicuro richiedere un pagamento tramite la formula standard di un assegno ordinario bancario, del tutto verificabile rispetto all’Assegno Scoperto.

Adottando il rischio dell’emissione di un Assegno Scoperto si andrà di conseguenza incontro a tempistiche nettamente superiori, senza una reale possibilità di poter recuperare la somma iniziale prevista al momento della contrattazione. Come fare per presentare un reclamo a seguito di un Assegno Scoperto?

In conseguenza alla presentazione di un insoluto da parte dell’ente bancario il soggetto traente potrà avvalersi del sistema ‘pagamento tardivo’, provvedendo al versamento della somma di denaro mancante all’interno del conto corrente, coprendo in tal modo i costi relativi all’emissione insoluta. L’istituto bancario in questo caso richiederà al soggetto debitore il versamento di un importo superiore al 10% del totale, compresi gli interessi a maturazione giornaliera.

Sotto una soglia di tempo superiore ai 70 giorni scatteranno invece una serie di conseguenze penali fino all’accusa di truffa e alla reclusione. In mancanza dell’emissione della somma relativa al debito scatterà un’azione di protesto certificando ufficialmente il mancato pagamento del debito da parte di uno studio notarile.

Sarà quindi presentata una documentazione alla “Centrale rischi” sotto l’impossibilità di provvedere ad ulteriori aperture finanziarie e agevolazioni bancarie, l’impossibilità di emettere nuovi assegni per un periodo pari a cinque anni, una sanzione fino a 6.200 euro di multa. Quali procedure seguire per cercare di ottenere la somma di un Assegno Scoperto emesso a vuoto?

In questo caso il Codice Civile regolamenta l’articolo 2740, secondo cui il soggetto debitore dovrà rispondere dell’Assegno Scoperto tramite la messa a disposizione dei propri beni personali, soggetto alla responsabilità illimitata. L’Assegno Scoperto costituisce a tutti gli effetti un illecito amministrativo, punibile dalla legge, con conseguenze più o meno serie a seconda delle tempistiche di ritardo del pagamento o dell’impossibilità dell’emissione stessa.

Un pagamento tardivo comprenderà l’importo iniziale maggiorato dalla penale, dagli interessi di mora, costi eventuali del protesto, un versamento tramite conto corrente oppure direttamente al beneficiario o al pubblico ufficiale. In caso di un Assegno Scoperto emesso invece senza autorizzazioni dovrà essere presentata una segnalazione presso il CAI attraverso un procedimento di carattere automatico.